Genova è la città dei cantautori. Quella grande “scuola” che, sul principio degli anni Sessanta, diede il via a un nuovo mododi scrivere canzoni e a rendere la canzone un’arte ancora più nobile. Nel quartiere della “Foce”, proprio di fronte al mare, alcuni giovani talenti decisero dirivoluzionare la canzone italiana: erano Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Umberto Bindi, GinoPaoli e, il più grande di tutti.

Fabrizio De Andrè.Federico Sirianni, anch’egli cantautore genovese, definito da Bruno Lauzi il vero erede diquella grande scuola, propone un racconto musicale di mare, di vicoli stretti, di ombre suimuri delle case antiche, di partenze e di ritorni, di incanti e di dolori, di amicizie e difratture.Genova è sempre sullo sfondo, come lo è stata nella narrazione di questi straordinari artisti(la soffitta di Gino Paoli a Boccadasse, scenario de “Il cielo in una stanza” o “La gatta”, ilcentro storico livido di contrabbandieri, prostitute e vecchi bevitori che De Andrè raccontane “La città vecchia” o in “Via del Campo”, “L’ufficio in riva al mare” di Bruno Lauzi).

Nella prima parte dello spettacolo Sirianni racconta quella Genova viva e inquieta che fa daset alla nascita di una “scuola” che daràil via alla grande stagione della canzone d’autoreitaliana, attraverso le canzoni dei suoi protagonisti.

In the second part, the focus will be on Fabrizio De Andrè, probably the greatest Italian singer-songwriter, whom Sirianni had the opportunity to meet and spend time with during some wonderful encounters that will be part of the narrative.

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Informazioni sull’artista : Federico Sirianni è un cantautore genovese con trent’anni di carriera, vincitore di numerosi premi importanti – tra cui Musicultura, Bindi, Lunezia, Bertoli e Civilia – e per tre volte finalista alla Targa Tenco. Ha pubblicato sette album e il suo ultimo lavoro, La promessa della felicità, è un viaggio poetico che indaga il mistero della felicità attraverso un racconto in forma di teatro-canzone. Considerato “l’erede della grande scuola genovese”, porta oggi in scena uno spettacolo che ripercorre il suo cammino artistico, segnato dagli incontri con Fabrizio De André e dall’anima profonda della sua città.

Genoa is the city of singer-songwriters. That great “school” which, in the early 1960s, gave rise to a new way of writing songs and made songwriting an even more noble art. In the “Foce” district, right in front of the sea, some young talents decided to revolutionize Italian songwriting: they were Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Umberto Bindi, Gino Paoli, and the greatest of them all, Fabrizio De Andrè.

Fabrizio De Andrè. Federico Sirianni, also a Genoese singer-songwriter, described by Bruno Lauzi as the true heir to that great school, offers a musical tale of the sea, narrow alleys, shadows on the walls of ancient houses, departures and returns, enchantments and sorrows, friendships and fractures.

Genoa is always in the background, as it was in the narratives of these extraordinary artists (Gino Paoli’s attic in Boccadasse, the setting for ‘Il cielo in una stanza’ or ‘La gatta’, the historic center rife with smugglers, prostitutes, and old drinkers that De Andrè recounts in ‘La città vecchia’ or ‘Via del Campo’, ‘L’ufficio in riva al mare’ by Bruno Lauzi).
In the first part of the show, Sirianni recounts the lively and restless Genoa that gave rise to a ‘school’ that would kick off the great season of Italian songwriting, through the songs of its protagonists.

In the second part, the focus will be on Fabrizio De Andrè, probably the greatest Italian singer-songwriter, whom Sirianni had the opportunity to meet and spend time with during some wonderful encounters that will be part of the narrative.

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